MANUALE PER IL RECUPERO ARCHITETTONICO
Art. 10 Aperture e decori
La formazione di nuove aperture deve essere progettata e realizzata con molta attenzione al contesto (cioè alle modalità costruttive degli edifici della località) ed alle parti originarie preesistenti dell’edificio stesso: forma, dimensioni, dettagli costruttivi devono riprenderne le caratteristiche.
Può essere consentito, sempre dopo verifica del contesto, e in relazione alla tipologia costruttiva dell’edificio, l’apertura di archi (art. 10.1.1.) o astic (art. 10.2).
Art. 10.3 Aperture nelle chiusure esterne di legno
Illustrazione 32a e 32b
La necessità di adeguarsi alle attuali norme igienico sanitarie, a parte le deroghe ottenibili negli edifici vincolati per particolare qualità architettonica e la possibilità di usare aerazione forzata, impone a volte l’aumento della superficie aerante e illuminante.
Limitate aperture possono essere realizzate interessando due tronchi di legno senta tagliarli completamente (“Linee guida Premia” pagina 83 schizzo in alto a destra), ma va curata con attenzione la posizione della finestra nella facciata (“Piano Paesistico” e ill. 32a e 32b).
Spesso ci si può adeguare alle norme semplicemente posizionando le aperture sul fianco degli edifici sotto alla gronda, togliendo la trave tra i tiranti sporgenti del tetto.