MANUALE PER IL RECUPERO ARCHITETTONICO
Art. 10 Aperture e decori
La formazione di nuove aperture deve essere progettata e realizzata con molta attenzione al contesto (cioè alle modalità costruttive degli edifici della località) ed alle parti originarie preesistenti dell’edificio stesso: forma, dimensioni, dettagli costruttivi devono riprenderne le caratteristiche.
Può essere consentito, sempre dopo verifica del contesto, e in relazione alla tipologia costruttiva dell’edificio, l’apertura di archi (art. 10.1.1.) o astic (art. 10.2).
Art. 10.7 Insegne e scritte
Per recuperare ed accentuare l’identità dei singoli nuclei abitati è necessario che le insegne dei negozi non siano luminose (come nei non luoghi, cioè nei luoghi senza identità, secondo la definizione dell’etnologo e antropologo Marc Augé).
In tutti i centri abitati, in genere costituiti da strade di limitate dimensioni e quindi di fatto pedonali, anche se possono essere percorse lentamente dalle auto, le insegne debbono essere poste in opera perpendicolarmente alla facciata dell’edificio, su supporti di ferro, in modo tra l’altro più leggibile per chi procede sulla via.
Nel caso di edifici ad angolo le insegne possono essere messe a quarantacinque gradi sullo spigolo. Le insegne, di dimensioni non superiori a circa un metro per un metro compreso i sostegni, devono essere di ferro sagomato e dipinto.
Non possono essere luminose ma eventualmente illuminate da una faro di piccole dimensioni posto in posizione opportuna.
Le scritte dei negozi devono essere dipinte direttamente sull’intonaco (eventualmente illuminate da un faro esterno di piccole dimensioni), inquadrandole ordinatamente sia come disegno che come colori con l’ingresso o le vetrine, e con le decorazioni della facciata.
Illustrazione 36
Recupero ad abitazione di rustico precedentemente modificato in garage:
- art. 8.3 e 8.3.1 tetto di travi e puntoni su tiranti
- art. 9.7 balconi di pietra e di legno
- art. 9.8 scale esterne di pietra
- art. 10.1.1 archi e colonne di pietra