MANUALE PER IL RECUPERO ARCHITETTONICO
Art. 10 Aperture e decori
La formazione di nuove aperture deve essere progettata e realizzata con molta attenzione al contesto (cioè alle modalità costruttive degli edifici della località) ed alle parti originarie preesistenti dell’edificio stesso: forma, dimensioni, dettagli costruttivi devono riprenderne le caratteristiche.
Può essere consentito, sempre dopo verifica del contesto, e in relazione alla tipologia costruttiva dell’edificio, l’apertura di archi (art. 10.1.1.) o astic (art. 10.2).
Art. 10.6 Vetrine negozi
Per le vetrine vanno rispettate tutte le prescrizioni riguardanti intonaco, colore inferriate, colorazione legni, impianto elettrico, eventuale insegna, scritte (art. 10.7), ecc.
In un edificio vecchio o addirittura antico non si può pretendere che la vetrina sia tipo supermercato: piuttosto si può fare riferimento ad alcuni negozi in case dipinte e perfettamente restaurate del XVI secolo a Guarda (Grigioni, CH), del XVII secolo a Mittenvald (Baviera, D), del XVIII secolo a Holzgau (Vorarlberg, A), dove le vetrine sono inserite nei vani delle finestre e accuratamente decorate come il resto della facciata.
Non sempre quindi è possibile realizzare delle vere e proprie vetrine e, dove esistono già, sarà necessario in alcuni casi prevederne ridimensionamenti o adeguamenti.
I telai delle vetrine devono essere di legno oppure, se di metallo, incassati nella muratura quindi non visibili dall’esterno.
Per chiudere le vetrine non sono accettabili le tapparelle: eventualmente realizzare una profondità tra la superficie esterna del muro di facciata e il vetro tale che nel vano possano essere contenute due ante laterali che risultano così scarsamente visibili, particolarmente se tinteggiate armonicamente con i colori della facciata.
Eventuali inferriate di sicurezza vanno posizionate all’interno.