MANUALE PER IL RECUPERO ARCHITETTONICO

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Art. 9 Muri, recinzioni, sistemi di chiusura esterna, solai

Nell'area oggetto di studio i materiali utilizzati sono pietra, legno e laterizio, come riportato
nell’art. 0.7: mappatura ambiti territoriali e tipologie.
Nella costruzione e nel restauro si devono rispettare le modalità costruttive che seguono.

Art. 9.3 Recinzioni e chiusure esterne di laterizio

Le recinzioni e le chiusure esterne di laterizio (o anche di CLS) sono diffuse su tutto il territorio, ma appartengono ad epoche recenti (soprattutto dopo gli anni 50 del 900).
Originariamente il laterizio veniva usato solo nelle zone più a sud, intorno ai laghi.
Gli edifici erano in genere intonacati, il laterizio quindi non è quasi mai a vista.
Alcuni edifici fine ottocento e inizio novecento sono decorati con graffiti (art. 10.1.5) o dipinti (art. 10.1.6.).
Nei centri storici il laterizio (e il CLS) particolarmente nelle recinzioni, anche se intonacato, costituisce un elemento di discontinuità da correggere con criteri omogenei località per località. Per esempio: stabilire un comune sistema di copertine di pietra (squadrate, a becco di civetta, a toro, o altro).
Nelle valli, alle quote più elevate, promuovere l’eliminazione delle recinzioni di ferro sostituendole gradualmente con pietra (9.1.1.) o legno (9.2.).

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